LA CAVERNA OSSIFERA

Nel territorio di Cassana vi sono diverse grotte, la piu' importante e conosciuta è detta "Ren-sciaùa", che in genovese vuol dire sfiatatoio. Questa caverna ha due aperture, dalla prima esce, nel periodo invernale, una discreta quantità d'acqua e in estate un vento fresco; dalla seconda, posta piu' in alto, è possibile entrare. L'accesso alla grotta è consigliato solo a speleologi esperti, infatti un primo, lungo tratto, va percorso carponi: solo successivamente ci si ritrova nelle ampie e belle stanze .
Nel 1824 uno studioso pisano, il dott. Paolo Savi effettuò varie visite nella caverna prelevandovi una certa quantità di ossa fossili che, a suo parere, appartenevano a vari animali, erbivori e carnivori, tra i quali l'orso speleo. Anche l'entomologo G. Doria studiò la caverna e vi scoprì una specie particolare di insetto cieco che chiamo' "Doriae". Qualcuno ipotizza che la caverna potrebbe essere stata frequentata dall'uomo di Neanderthal. Per il momento non ci sono elementi che possano confermare questa ultima ipotesi. Recentemente gruppi di speleologi hanno esplorato la grotta facendo opportuni rilievi.
La tradizione popolare ci ha riportato la credenza che le grotte fossero abitate da creature fantastiche e che la caverna della "rèn-sciaua" fosse abitata dal diavolo in persona. Infatti una celebre filastrocca recita:
 
A Cassana gh'è na tana
Unde u diavu u se gh'intana
U se gh'intana 'n senuciun
U porta via i grami e i bun…..
A Cassana c'è una tana
dove il diavolo ci si infila
ci si infila in ginocchio (carponi)
e porta via i cattivi e i buoni…..